Eccoti…un mese fa hai cambiato la mia vita
Sembra passata una vita da quella domenica al Pincio di Civitanova Alta quando, senza saperlo, stava cambiando del tutto la nostra vita. Un incontro di poche ore, quasi casuale, voluto ma senza aspettarsi nulla di tutto quello che, in trenta giorni, è diventato il nostro periodo più bello.
Due chiacchiere, una passeggiata, la promessa di rivedersi. Sembrava un inizio come tanti, come quelli che forse, io e te, abbiamo già vissuto in passato. Ma qualcosa di magico, invece, stava per avvolgerci. La voglia di stare insieme che pian piano cresceva, le paure che inevitabilmente ci assalivano ma non ci frenavano abbastanza da dire basta. E così, giorno dopo giorno, ora dopo ora, la nostra amicizia è diventata la nostra storia d’amore.
Quella passeggiata romantica, al secondo appuntamento, per le vie della nostra Civitanova Alta e quella sensazione che cresceva sempre più di poter essere davvero una coppia un giorno. Ma gli ostacoli, come ogni favola che si rispetti, erano lì pronti a metterci alla prova. Il tuo passato, le mie delusioni di una vita, quel maledetto freno a mano dettato dal terrore di farsi di nuovo male. Eppure, giorno dopo giorno, abbiamo costruito la barriera al dolore e abbiamo sfidato il passato per costruire il nostro futuro insieme.
Quante parole, quanta voglia di dimostrarti che no, stavolta, non era il solito errore. E intanto gli amici, veri angeli custodi, mettevano in guardia ma nel frattempo tifavano per noi. Un panino, un drink ed ecco che, improvvisamente, ci ritroviamo ad uscire in quattro senza nasconderci agli occhi della gente. Perchè sì, avevamo paura, ma non riuscivano a fare a meno uno dell’altra. Le cene a casa tua, le amiche che, timidamente, ti avvertono:”Fai attenzione Rory, ma stavolta non fartelo sfuggire. Manu ha intenzioni serie”. E te, amore mio, seppur con molta attenzione, pian piano ti lasciavi andare. Io ero lì, apparentemente forte ma dentro fragile e insicuro:”E se mi faccio male un’altra volta?”. Eppure, seppur con qualche blocco, continuavo a volerti vedere e sentire senza stancarmi mai di farlo.
Poi la svolta quel venerdì sera quando, a bassa voce, dopo una lunga chiacchierata, mi hai detto:”Se hai bisogno di tempo per pensarci dimmelo, ma non illudermi”. Lì, in pochi istanti, il cuore si è fermato e ho avuto paura di perderti. Lì, quella sera, ho capito che dovevo lasciarmi andare del tutto. Perchè la paura può giocare brutti scherzi e, segnata dalle cicatrici del passato, stava rischiando di rovinare tutto. Quel venerdì, senza indugi, ho capito che era il momento di salpare in alto mare.
Ci siamo sempre più legati, fino ad un altro venerdì, la settimana scorsa, quando tra un articolo e l’altro del nostro blog di viaggi, ci siamo fermati e, guardandoti negli occhi, ti ho dedicato la canzone degli 883 della quale parlavamo spesso:”Eccoti”. In quel momento, anche te, hai voluto che noi due diventassimo una vera e propria coppia. Il 13 ottobre sarà il nostro anniversario, Eccoti sarà la nostra canzone.
E così, in un solo mese, hai stravolto la mia vita. In soli trenta giorni, da quel 15 settembre, ho riscoperto cosa vuol dire amare una donna, senza aver paura di cadere nuovamente in un baratro. Perchè sì, l’amore non corrisposto o malato, per me che sono un eterno romantico, sa essere struggente.
Con te, invece, mi ha avvolto in un alone magico e mi ha protetto dal passato, facendomi immaginare un futuro insieme a te. Non so cosa ci riserverà la nostra storia, di sicuro felicità, perchè ce lo meritiamo.
Ho riscoperto, con te, l’emozione di vedersi dedicare una canzone, di chiamarsi amore, davanti a tutti, senza vergogna. Ho riscoperto il sorriso di vedere un tuo messaggio di buongiorno la mattina e di buonanotte la sera prima di andare a dormire. Ho riscoperto cosa significa dedicarsi ad un amore che ha bisogno di essere annaffiato ogni giorno, come una pianticella fragile che però vuol crescere bella e sana. Ho riscoperto, grazie a te, cosa significa ridare un senso alla propria vita, che non sia solo puramente lavorativo e professionale.
Ci siamo fatti una promessa: di lasciarci i nostri spazi, di vivere le nostre vite insieme ma al contempo coltivare le nostre amicizie, a volte in compagnia, a volte singolarmente. Ci siamo promessi, Rory, di non farci mai del male perchè il passato ce ne ha riservato fin troppo. Infine, tesoro mio, ci siamo promessi di essere felici e quest’impegno, credimi, voglio assumerlo fino in fondo.
Quando domenica siamo stati tutto il tempo insieme e abbiamo cenato con la nostra canzone in sottofondo, ho capito quanto sono fortunato ad averti conosciuto. Sei dolce, sensibile, impaurita ma determinata e, quell’atmosfera romantica, ci ha unito definitivamente.
Come dice il nostro Max Pezzali:”Ti stavo proprio aspettando ed ero qui che ti aspettavo da tanto tempo”, quel tempo che è servito a diventare uomo e desiderare una storia d’amore proprio come la nostra.
“Come un uragano di vita sei qui e non so come tu sia riuscita a prendermi dal mio sonno, scuotermi
e riattivarmi il cuore”. Speravo davvero tu esistessi, ma, credimi, non immaginavo tanto. E siccome sei la storia più incredibile che conosco, allora godiamocela appieno e lasciamoci trasportare dalle emozioni.
Perchè se è vero che la vita è anche quotidianità e routine, noi due dovremo renderla speciale in ogni attimo vissuto insieme. Quell’attimo che, un mese fa, ha cambiato le nostre vite e ci sta facendo innamorare…