Ciao Giovanni
Non eravamo amici ma semplici conoscenti però, sul campo di calcio, abbiamo avuto modo di incontrarci più volte. La prima sul campo degli Amatori San Giorgio, fino a quella sera a Lapedona, ultima volta nella quale ci siamo visti.
Non nascondo che, come spesso capita durante il gioco, qualche scontro c’è stato, ma al termine della gara abbiamo sempre riportato il nostro rapporto sul piano della stima e della reciproca collaborazione.
Oggi, appresa la notizia, non ho potuto che ripensare a quelle gare arbitrate al tuo Atletico Samb.
L’ultima volta, caso ha voluto, ti ho allontanato dalla panchina ma, negli spogliatoi, mi hai abbracciato dicendo:”Arbitro scusami, ti chiedo perdono, ma in quell’istante mi sono accecato”.
Quel triplice fischio finale pose fine al rapporto giocatore-arbitro e riportò lo stesso sul piano Emanuele-Giovanni. Oggi, quel triplice fischio, hai voluto darlo tu alla tua vita.
E io, stavolta senza cartellini in mano ma con tanto dispiacere, non posso far altro che salutarti. CIAO GIOVANNI