Perrotta:”Chiudere la carriera a Roma una scelta di cuore”
Così tanto entusiasmo non se l’aspettava Simone Perrotta,campione del Mondo 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi e grande centrocampista della Roma per ben nove stagioni, giunto a Potenza Picena per dirigere un allenamento tecnico con i suoi collaboratori, rivolto ai giovani della società giallorossa.
L’occasione è stata offerta dall’organizzazione dell’incontro intitolato “Presentazione Modello Educativo Aic – Il ruolo educativo del Calcio”, che è culminato dopo le fatiche sul campo con un convegno tenutosi presso l’Auditorium Scarfiotti.
Perrotta, giunto in mattinata nella città potentina, è stato accolto in Comune dal Sindaco Francesco Acquaroli ed è stato omaggiato, dagli ultras giallorossi, della sciarpa della formazione locale militante in Promozione. Quindi l’incontro con i bambini della Scuola Calcio, che hanno letteralmente preso d’assalto Perrotta, oggi Vice Presidente Settore Giovanile e Scolastico, per foto ricordi e autografi. All’intera giornata hanno partecipato, insieme a Perrotta, Stefano Ghisleni (Dipartimento Junior AIC), Luca MIlocco (Responsabile Organizzativo Camp AIC), Cristian Cantarelli (Responsabile Attività di base Chievo Verona), Veronica Brutti (Istruttrice Scuola Calcio Hellas Verona), Pierpaolo Romani (Coordinatore Nazionale Avviso Pubblico) e Mauro Rampi (Osservatore Torino Calcio).
Così Simone Perrotta a L’Indiscreto al termine dell’allenamento sul sintetico Ferruccio Orselli. “E’ la prima volta nelle Marche per me e non mi aspettavo così tanto entusiasmo, in fondo ho solo giocato a calcio – ha detto l’ex giallorosso – Per fare in modo che vengano fuori giovani campioni è fondamentale partire dalla formazione dei tecnici, che la Federazione deve provvedere a preparare in maniera professionale. La mia scelta di chiudere la carriera con la Roma? Una cosa che sentivo di fare, anche se oggi sono davvero pochi i casi di bandiere nel mondo del calcio: penso solamente a Francesco 8Totti ndr) e Buffon, per il resto gli esempi sono sempre di meno e spesso dipende anche dalle scelte delle società che ogni anno fanno programmi diversi”.